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  • Immagine del redattoreLicia Cappato

L'intestino: un cervello nella nostra pancia

Quando si manifestano malesseri come l'eccessiva stanchezza, emicranie, gonfiori addominali, stipsi o scariche, sfoghi a livello epidermico, ecc.. si cercano spesso rimedi all'esterno, in particolare si ricorre a farmaci, in realtà l'attenzione va rivolta all'interno, in particolar modo al nostro intestino, talvolta basterebbe regolare e curare la nostra alimentazione per trovare miglioramento.

Sì, anche quando si tratta di pelle, perché è la manifestazione di ciò che avviene all'interno.

Se ci fermiamo a riflettere anche solo qualche minuto: attraverso lo stomaco e l'intestino transita tutto ciò che ingeriamo, e nella nostra società è stato stimato che mangiamo 3 volte quello che in realtà sarebbe necessario per vivere, da qui si comprende a che immenso carico di lavoro è sottoposto. Non dimentichiamo pure: i “cibi spazzatura”, che sono diventati per comodità o per compensazione, quotidianamente presenti nella nostra alimentazione; i cibi geneticamente modificati presenti sulle nostre tavole; i vari pesticidi che ci sono su frutta e verdura per aumentare la produzione; gli ormoni e antibiotici presenti nella carne per far crescere velocemente e curare gli animali d'allevamento; farmaci che si ingeriscono quando ammalati o per prevenzione, come ci fanno credere; come ciliegina sulla torta mettiamoci pure lo stress che ognuno di noi oramai vive, bambini compresi, e il quadro è completo, aggiungerei drammatico!

Nel dettaglio l'intestino rilascia serotonina, agisce come un direttore d'orchestra, come il cervello e per questo viene definito "secondo cervello”; sulla base di quanto elencato sopra possiamo affermare che la maggior parte di noi ha un secondo cervello intasato e infiammato notevolmente, e questo si ripercuote di conseguenza nel vero e proprio cervello posizionato nella nostra testa.

«A lungo l'intestino è stato considerato una struttura periferica, deputata a svolgere funzioni marginali. Ma la scoperta di attività che implicano un coordinamento a livello emozionale e immunologico ha rivoluzionato questo pensiero – ha spiegato Umberto Solimene dell'Università di Milano, direttore del centro collaboratore Oms per la medicina tradizionale – Nella pancia troviamo infatti tessuto neuronale autonomo».

Nel suddetto organo sono presenti il 70% delle nostre difese immunitarie.

È ricoperto da una flora batterica amica formata da più di 400 specie batteriche diverse e possiede, nella sua parete, un vero e proprio Sistema Nervoso (Sistema Nervoso Enterico) costituito da più di 100 milioni di neuroni (l’intestino ha più neuroni del midollo spinale!).

In medicina tradizionale cinese l'Intestino risponde ben a due Elementi, il Fuoco (Intestino tenue) e Metallo (Intestino Crasso).

Per la medicina tradizionale cinese, il disturbo da intestino irritabile si deve a uno squilibrio energetico che interessa Milza, Stomaco, Rene, Fegato o può dipendere da contaminazioni alimentari, oppure da agenti esterni come Freddo-Umido, Umidità-Calore.

La quantità di messaggi che il cervello addominale invia a quello centrale è pari al 90% dello scambio totale; si tratta di messaggi inconsci, che ci arrivano poi chiaramente solo quando diventano segnali di allarme e scatenano reazioni di malessere.

Anche l'ansia si scarica sull'intestino. Una buona cosa è quella di imparare a superare questo stato, tramite la respirazione e la meditazione, non cedere alla sedentarietà e nemmeno a ritmi troppo incalzanti che influiscono negativamente sul canale digerente, sistema deputato proprio a “digerire” e ad “assimilare” non solo il cibo ma anche le emozioni.

Una curiosità che serve a far comprendere la grande importanza di curare quest'organo è che se srotolassimo e dispiegassimo i villi e i microvilli intestinali, quest’organo occuperebbe una superficie di 300 mq pari a due campi da tennis messi insieme!

Ippocrate, il padre della medicina, affermava che l’intestino è l’organo dal quale dipende la salute del corpo, per cui curarlo significa avere cura del proprio benessere, volersi bene.

Aggiungo che da esso dipende pure la salute della nostra mente visto che siamo un'unica Unità ed ogni singola parte è interdipendente dalle altre.

Ricordiamoci che non siamo bidoni della spazzatura che basta riempire ma il “come” scegliamo di nutrirci rispecchia il valore che ci diamo!


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