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  • Immagine del redattoreLicia Cappato

Ecco la frutta e la verdura da mettere in tavola nel mese di Maggio

Aggiornamento: 31 gen 2021


I vecchi detti popolari contengono sempre delle grandi – per quanto semplici – verità. Uno di questi afferma che Aprile è “carciofaio”, mentre il mese Maggio è “ciliegiaio”.

Difatti, verso la fine di questo mese, cominciano ad arrivare sulle nostre tavole – graditissime – le ciliegie, un frutto talmente amato da grandi e piccini che giustifica un altro modo di dire della tradizione, ovvero: “una ciliegia tira l'altra”. E per fortuna, verrebbe da aggiungere, perché non solo la ciliegia è un frutto molto dissetante che ci ristorerà nelle calde giornate dell'estate a cui andremo incontro fra non molte settimane, ma anche perché la ciliegia presenta pochissime calorie: appena 38 Kcal per 100 grammi di prodotto, a fronte di un più che discreto apporto sia di vitamina C che di potassio.

Ultimi scampoli per quanto riguarda kiwi, mele, pere, pompelmi e nespole, mentre entra nel vivo la stagione delle fragole frutto che, con appena 27 kcal per 100 grammi, presenta un apporto di Vitamina C davvero considerevole. Basti pensare, infatti, che con meno di due etti di prodotto, riusciamo a soddisfare appieno il nostro fabbisogno giornaliero di vitamina C.

Sul fronte delle verdure di stagione da mettere in tavola, invece, il mese di maggio propone aglio, asparagi, bietole da costa, carciofi, carote, cavolfiori, cicoria, cipolle, erba cipollina, insalate, patate, radicchio, rabarbaro, ravanelli, sedano, spinaci.


Molto apprezzati in questo periodo i piselli (150 grammi di prodotto apportano il 57% del fabbisogno quotidiano di Vitamina B1, il 31% di fibra, il 22% di fosforo e il 19% di Vitamina B2), le fave (150 g di prodotto ci offrono il 30% del fabbisogno giornaliero di fibra, il 26% di vitamina B1, il 10% di Vitamina PP e B2, l’8% di potassio).


Decisamente poco conosciuto e utilizzato, invece, il rabarbaro, una pianta che può essere coltivata nell’orto e di cui in cucina si utilizzano quasi esclusivamente le coste e i piccioli fogliari dato che le foglie contengono molto acido ossalico, considerato un anti-nutriente visto che quando esso si combina con alcuni minerali ne depotenzia gli effetti benefici.

Il rabarbaro può essere impiegato nella preparazione di marmellate e confetture, oppure per i liquori e i digestivi, ma anche per infusi e decotti. L’industria dolciaria, invece, lo utilizza per aromatizzare alcuni tipi di caramelle alle erbe.

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